Dal Comitato
domenica 6 dicembre 2015
Grand Prix Lattebusche, ecco l'edizione 2015-2016

Quarantuno gare da dicembre a marzo. Un migliaio di giovanissimi coinvolti. È questa la sintesi del Grand Prix Lattebusche, il circuito dello sci alpino e dello sci di fondo dedicato alle categorie Baby e Cuccioli (ragazzini nati tra il 2004 e i 2007), il fiore all’occhiello dell’attività del Comitato Veneto Fisi. La 38.ma edizione è stata presentata sabato 5 dicembre alla Sala Veranda della Birreria Pedavena, alla presenza dei vertici dello sci regionale e di diversi ospiti.

Il circuito Lattebusche prenderà il via il 12 dicembre a Cortina d’Ampezzo per quanto riguarda lo sci di fondo, il 28 dicembre a San Vito di Cadore per quanto riguarda lo sci alpino. Le finali si disputeranno a Falcade il 5 e 6 marzo e vedranno la sinergia di un club di pianura e di una società di montagna: ai “padroni di casa” dello Sci club Val Biois il compito di allestire le gare dello sci di fondo, allo Sci club Ponte nelle Alpi quello di organizzare finalina e finale dello sci alpino.
«Ci è arrivata questa sorpresa d'essere chiamati a curare, assieme agli amici del Val Biois, le finali del Lattebusche. Un impegno importante per il quale contiamo di essere all'altezza» così Gabriele Dal Farra, presidente dello Sci club Ponte nelle Alpi. «Per noi si tratta di un impegno ma anche di un onore, a distanza di dieci anni dall’ultima finale che proponemmo, quella di Padola».

«Due anni fa organizzammo le finali del Lattebusche, lo scorso inverno proponemmo le finali del Grand prix Ascotrade, quest’anno siamo di nuovo in pista per il Lattebusche: c’è da lavorare ma possiamo contare su un gruppo affiatato e professionale che fa lavora con entusiasmo, soprattutto quando protagonisti sono i ragazzi» hanno detto Matto Cagnati e Renato Zasso, presidente e vide del Val Biois. «Quest’anno si aggiunge la piacevole novità della collaborazione con lo Sci club Ponte: un motivo di entusiasmo in più».

«Siamo pronti a ripartire per un’altra stagione intensa per e con i nostri ragazzi – afferma il presidente di Fisi Veneto, Roberto Bortoluzzi –. Lo facciamo, ancora una volta, insieme a Lattebusche, l’azienda feltrina che da quasi quarant’anni sostiene il Grand Prix, circuito che vede protagonisti un migliaio di giovanissimi, impegnati con le prime occasioni di agonismo. Una presenza insostituibile quella di Lattebusche. Ma nella stagione 2015-2016 non ci sarà solo il Grand Prix. Avremo oltre 400 gare che comprendono, tra l’altro, anche l’Ascotrade per Allievi e Ragazzi, sci alpino, e la Coppa Veneto Energia Pura per la categoria Giovani, sempre di sci alpin – ha detto ancora Bortoluzzi. «Non dobbiamo poi dimenticare l’attività delle squadre di comitato, un’ottantina gli atleti delle diverse specialità: quasi tutti hanno già iniziato, raccogliendo anche dei risultati ottimi. Merito della loro passione e del loro impegno ma anche merito del lavoro dei tecnici di comitato che li seguono così come dei dirigenti e del tecnici di club che li hanno fatti crescere. Il Veneto vuole confermarsi anche in questa stagione uno dei comitati di riferimento. Siamo partiti con il piede giusto e vogliamo continuare su questa strada. Ora, però, aspettiamo che arrivi anche la neve a darci una mano».

«Siamo cresciuti con il Grand Prix Fisi e di certo non ci fermiamo qui» ha affermato Matteo Bortoli, nuovo responsabile marketing dell’azienda feltrina, “erede” di Daniele Peloso.

Il “canovaccio” del Grand Prix è confermato, con la divisione nelle tradizionali circoscrizioni e la proposta della gimkana per fare gruppo e stemperare l’agonismo. Confermata è anche le due borse di studio (una al fondo e una all’alpino) intitolate alla memoria di Ivano Giopp, colui che quarant’anni fa inventò il Grand Prix.

Da sottolineare come l’ edizione 2015-2016 del Lattebusche confermi lo stretto legame esistente tra lo sport, e in particolare gli sport invernali del Veneto, e l’arte.
Anche due artisti, infatti, sono stati protagonisti delle vernice di Pedavena. Uno è Vincenzo Munaro. Il pittore alpagoto, cinquant’anni di carriera, è l’autore della copertina dell’agenda gare, una copertina dove dominano il colore il dinamismo.
Oltre a Munaro, a Pedavena era presente anche Dunio Piccolin (www.dunio.it). Classe 1970, agordino di Falcade, Dunio è pittore, affrescatore, incisore, litografo, illustratore ed esperto nella tecnica del graffito tradizionale. Ha realizzato un’opera che sarà il simbolo delle finali di Falcade: realizzata con la tecnica mista su carta (cm. 35 x 25) rappresenta due giovani sciatori impegnati nelle specialità dello sci alpino e dello sci di fondo con alle spalle le cime del Focobon simbolo di Falcade, e un ponte, sopra il Piave, con a fianco lo scorcio di un castello simboli del Comune di Ponte nelle Alpi.

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