Sci nordico
giovedì 17 marzo 2016
Fulvio Scola all'ultimo atto della carriera

Sabato, al Bondone, gareggerà in staffetta. Domenica, nella 50 chilometri. E questa sarà l’ultima gara da professionista. Fulvio Scola, classe 1982, capace in carriera di conquistare titoli italiani e podi di Coppa del Mondo, ha detto basta. Un annuncio ufficiale, messo nero su bianco nei giorni scorsi sul suo sito internet, www.fulvioscola.it.

«Dopo un mese di dicembre in salita, da gennaio in poi la condizione è migliorata ed ho ottenuto numerosi podi in gare di Coppa Italia e degli ottimi piazzamenti anche ai campionati italiani assoluti e in gare di Coppa Europa. Tuttavia, anche se ho avuto buone sensazioni in gara, mi sono accorto in questi mesi di non riuscire più ad esprimere le accelerazioni e i ritmi che mi hanno portato a competere con i migliori al mondo nelle gare sprint e ad ottenere onorevoli piazzamenti anche in gare distance» scrive il falcadino della Fiamme Gialle. «Ora però mi sono reso conto che il fisico non risponde più come ero abituato agli stimoli allenanti che riceve ... gioca sempre un po’ in difesa. Sarebbe bello rincorrere ancora nuovi obiettivi, ma come si sa tutto ha una fine e questo credo sia il momento migliore per decretarla». Fin qui, il sito.

Fulvio, decisione definitiva?


«Diciamo che è al 99,9 per cento. Uno 0,1 per cento lo lascio come possibilità perché, nella vita, non si sa mai».

Decisione sofferta?

«Dire basta non è facile. Però ho voluto essere io a dirlo. Anche se in tanti mi dicono di continuare. Ma continuare non avrebbe tanto senso: le sensazioni non sono quelle che dovrebbero essere per competere al top, inutile farsi illusioni. E gareggiare in Coppa Italia non ti dà quelle motivazioni che hai quando sei stabilmente in Coppa del Mondo. Bisogna essere realisti».

Tempi di bilanci, dunque. Quale il tuo?

«I bilanci definitivi li faremo dopo l’ultima gara. Quello che posso dire è di essere stato un buon atleta che è cresciuto passo passo, cercando di migliorarsi con il lavoro costante e la caparbietà, fissando l’asticella un po’ più in alto ogni stagione».

Quale la soddisfazione più grande?

«Dal punto di vista tecnico il quinto posto nella classifica finale della Coppa del Mondo sprint al termine della stagione 2010-2011: un risultato che fotografa una stagione condotta tutta ad alto livello. Dal punto di vista emozionale il terzo posto nella team sprint di Milano nel gennaio del 2012».

Dopo un paio di settimane però una caduta ti mise ko la spalla.
«Identifico in quell’episodio il punto di rottura della mia carriera. Mi sono ripreso ma nulla è più andato come prima».

La delusione più grande?

«Non aver potuto partecipare alle Olimpiadi, il sogno di ogni atleta».

Cosa farai una volta smessi gli sci?

«Ancora non lo ma in questi anni ho cercato di tenermi aperte tante porte, facendo i corsi maestri e allenatori e laureandomi in Economia e diritto».

Che consigli daresti a un bambino o a un ragazzo che inizia con lo sci di fondo?

«Quello di prenderlo sci come un gioco, un divertimento, un'occasione per prendere confidenza con la neve, con gli sci e con l'agonismo fino alla categoria Allievi. Fin qui il risultato non deve essere determinante. Da Aspirante in su, invece, le cose cambiano: il risultato diventa importante e se uno vuole fare bene deve essere esigente con se stesso».

Da parte di tutto lo sci veneto, un grande in bocca al lupo a Fulvio per il fine settimana tricolore ma anche per la sua attività futura. Nello stesso tempo, anche un grande "grazie" per tutto ciò che ha fatto per lo sci italiano fin dalle categorie giovanili.

i.t.



LA SCHEDA
Fulvio Scola, falcadino, è nato il 10 dicembre 1982. Ha iniziato a sciare ad otto anni nello Sci club Val Biois, sodalizio nel quale è sempre rimasto fino al passaggio alla Fiamme Gialle. Punto di forza del Comitato Veneto Fisi, ha vinto il suo primo titolo italiano nel 2000: si correva a Capracotta (Molise) e Fulvio si vestì del tricolore Aspiranti nella 7,5 km skating mass start. Nella stagione 2000-2001 è entrato anche a far parte della squadra nazionale Juniores. L’esordio in Coppa del Mondo è avvenuto nel 2003. In Coppa ha conquistato un 2. posto nella sprint skating di Duesseldorf, all’inizio della stagione 2010-2011. Al termine della stessa stagione ha conquistato anche il 5. posto nella classifica finale della Coppa del Mondo sprint. Nella stagione 2011-2012 ha conquistato il 3. posto nella team sprint di Coppa a Milano, con David
Hofer. Ha partecipato a tre Campionati del Mondo: Liberec 2009, Oslo 2011 e Val di Fiemme 2013. Il miglior piazzamento ai Mondiali è l’8. posto conquistato nella sprint skating di Liberec (Repubblica Ceca).
In bacheca anche diverse medaglie tricolori: tra queste quella d’oro conquistata nella sprint skating nel 2009, lo stesso giorno della sua compaesana Magda Genuin.

i.t.

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